Il CERI protagonista alla presentazione del IV Rapporto sul Dissesto Idrogeologico di ISPRA - 31 luglio 2025 – Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma

Il CERI – Centro di Ricerca Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici ha preso parte, attraverso il proprio Direttore Prof. Gabriele Scarascia Mugnozza, alla presentazione del IV Rapporto sul Dissesto Idrogeologico in Italia, redatto dall’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
 

L'evento si è svolto presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza di rappresentanti istituzionali, tecnici ed esperti del settore.

Ad aprire l'incontro è stato il saluto del Presidente ISPRA, Stefano Laporta, che ha sottolineato l’importanza della comunicazione scientifica per coinvolgere attivamente i cittadini nelle politiche di prevenzione e mitigazione del rischio.

Il Direttore Generale ISPRA, Maria Siclari, ha evidenziato nel suo intervento alcuni dati significativi del Rapporto: "Il 19,2% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. L’Italia si conferma tra i Paesi europei più esposti alle frane, con oltre 636.000 eventi censiti."

Particolare rilievo è stato dato al crescente utilizzo di indicatori e mappe sul dissesto idrogeologico anche in ambito di finanza sostenibile e di valutazione dei rischi fisici ed economici legati agli eventi naturali estremi.

Dopo i saluti istituzionali del Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, On. Vannia Gava, si è svolta una sessione politico-istituzionale con gli interventi di rappresentanti parlamentari e delle principali istituzioni tecniche italiane nel campo della protezione civile e del territorio.

La sessione tecnica dell’incontro è stata moderata dal Prof. Gabriele Scarascia Mugnozza, Direttore del CERI – Sapienza Università di Roma, che ha guidato il confronto tra i tecnici ISPRA su dati e metodologie all’avanguardia, tra cui:

  • Analisi aggiornate su frane e valanghe;
  • Mappature del rischio alluvioni;
  • Strumenti per il monitoraggio dell’erosione costiera;
  • La piattaforma #IdroGEO e il sistema informativo #ReNDiS.


La giornata si è conclusa con un confronto multidisciplinare tra enti tecnici e amministrazioni pubbliche, e l’intervento finale di Ivan Faiella del Nucleo Cambiamenti Climatici e Sostenibilità della Banca d'Italia – Eurosistema.
 

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